 Fin dal Medioevo in Brianza si coltivavano i gelsi per i bachi da seta che producevano un prodigioso filo sottile, lucente e al tempo stesso solidissimo.
Sul ricordo di questa antica attività ormai scomparsa, nasce IL BACO DA SETA da un’idea di Fiammetta Ariani, che da sempre ha coltivato e praticato numerose attività creative.
Il Baco da seta è un’associazione culturale “not for profit” che si propone di mantenere viva la tradizione ed i valori di attività artigianali e creative incoraggiando arti ed attività culturali di ogni tipo, proprie della cultura italiana in genere.
Al tempo stesso si propone di far conoscere ed apprezzare il territorio della Brianza ed il Lago di Como, che costituiscono il luogo ideale per poter esprimere qualsiasi attività artistico-creativa.
Ha sede in Brianza, ad Osnago (LC) nel Parco naturale della Valle del Curone-Montevecchia.
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L’allevamento del baco da seta integrava le misere entrate della famiglia contadina. Tutte le stanze possibili erano occupate dai castelli di tavole su cui crescevano le larve. L’unica loro alimentazione erano le foglie triturate dei gelsi, i quali formavano lunghi filari attraverso i campi e lungo i cortili più ampi. Quando il baco aveva completato la sua opera avvolgendosi nel filo di seta, i bozzoli venivano venduti alle filande . Per gli uomini, al di fuori dell’agricoltura, c’era il lavoro di muratore. (Un Paese-Immagini di Osnago nel Tempo; Parrocchia S. Stefano Osnago). |
